Nei Dintorni |
ALBA ADRIATICA
(TE)
Alba Adriatica è una rinomata
località balneare di circa 10.500 abitanti (l'intero
comune) situata all'estremità settentrionale della regione
Abruzzo, a pochissimi chilometri dal confine con le
Marche. Le ampie spiagge (larghe fino a 100 m.) di fine
sabbia argenteo-dorata, il lungomare immerso nel verde
delle palme e dei pini, i numerosi e confortevoli alberghi
e la movimentata vita notturna pongono la cittadina
rivierasca abruzzese al livello delle più rinomate località
marittime della costa adriatica e la rendono meta estiva
prescelta da decine di migliaia di turisti italiani
e stranieri. Nel centro di Alba Adriatica spicca l'antica
Torre della Vibrata, cinquecentesco torrione edificato
con funzione di difesa della costa.
Il cuore
e la parte più viva di Alba Adriatica è il suo lungomare:
bello, lungo ed ampio. Si possono fare tranquille passeggiate
in bici, correre o pattinare. Difatti tutta la “Riviera
Blu” da Martinsicuro a Roseto degli Abruzzi (più di
30 km) può essere percorsa nella massima tranquillità
grazie a una pista ciclabile chiamata Corridoio verde
Adriatico, completamente autonoma rispetto alla circolazione
veicolare e pedonale, che è stata realizzata tra la
sede stradale e il marciapiede (lungomare). I più piccini,
di certo vorranno trascorrere molte ore nella "Bambinopoli"
comunale, un'oasi di svago e serenità a due passi dal
mare.
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Carnevale
Estivo Alba Adriatica
Il Carnevale estivo di Alba Adriatica.
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Le strade del Vino e dell’Olio
Lungo tutta la costa teramana sono innumerevoli le deviazioni
sulle tracce dell'enogastronomia locale. Innanzitutto
questa è zona di vigneti: oltre ai classici Doc Montepulciano
(Montepulciano e Cerasuolo) e Trebbiano d'Abruzzo, in
un'area geografica ristretta che comprende i comuni
di Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano, Corropoli e
Colonnella, si coltivano le uve destinate alla produzione
del Doc “Controguerra”, sia rosso che bianco.
Una
delle due Strade del Vino, segnalata dalla regione con
apposita cartellonistica parte proprio da Alba
Adriatica. Anche per quanto riguarda le Strade
dell'Olio, in provincia, sono due le più rinomate: quella
che sale da Giulianova verso l'interno andando ad attraversare
i centri di Mosciano Sant'Angelo, Sant'Omero e Campli
e quella che si inerpica da Roseto degli Abruzzi verso
Morro d'Oro, Notaresco e Atri.
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Cosa c’è da vedere nei
dintorni di Alba Adriatica?
MARTINSICURO
Martinsicuro (a 2,7km), la località più a nord della
costa abruzzese, dove si può ammirare la "Torre di Carlo
V", possente costruzione del Cinquecento,a pianta quadrangolare,
baluardo di avvistamento alla foce del Tronto; interessante
l'edicola della facciata che racchiude le insegne araldiche
dell'Imperatore Carlo V. Da ricordare anche la Chiesa
del Sacro Cuore di Gesù, che custodisce un pregevole
dipinto absidale di Giuseppe Pauri e la "Villa Barnabei",
abitazione signorile risalente al 1866.
COLONNELLA
Percorrendo una strada costellata di vigneti e frutteti
si procede verso Colonnella (a 6 km). Sorge sulla sommità
di un colle da cui è possibile godere di un panorama
incantevole. Gli antichi palazzi, le piazzette e gli
intrecci di viuzze e scalinate le fanno da cornice.
Il centro storico di Colonnella, dominato dalla Chiesa
e dalla Torre civica dell'orologio, è caratterizzato
da numerose strette vie, dette in dialetto "rue". Tra
i palazzi più antichi ricordiamo i palazzi Volpi, Marzi,
Pardi e Grilli.
CIVITELLA DEL TRONTO
Civitella
del Tronto, cittadina arroccata su di una collina a
589 m. s.l.m. e ricca di fascino e storia che si affaccia
sulle valli del Vibrata e del Salinello e offre splendide
vedute sui Monti della Laga, sul Gran Sasso e sulla
Montagna dei Fiori, dove nasce il torrente Vibrata.
Simbolo di Civitella del Tronto è la sua fortezza, baluardo
dei Borboni prima dell'Unità d'Italia, che costituisce
una vera e propria cittadella fortificata; questa fortezza
è una delle più imponenti opere di ingegneria militare
in Italia; In Europa è la seconda fortezza per grandezza:
si estende per 500 metri di lunghezza e copre una superficie
di 25.000 mq. con mura di cinta molto spesse ed inclinate;
il centro abitato conserva numerosi edifici medievali
e rinascimentali racchiusi entro le mura.
Civitella
del Tronto è nel parco Nazionale del Gran Sasso-Monti
della Laga e il suo territorio offre la possibilità
di interessanti itinerari naturalistici.
CAMPLI
Campli, situata su un colle tra le valli dei torrenti
Fiumicino e Siccagno; ricca di monumenti architettonici
antichi, tra cui un'importante necropoli dell'età del
ferro e alcune sepolture, si possono anche ammirare
le chiese trecentesche di San Nicola e San Francesco.
L'abitato, invece, è dominato dalla fortezza di
Balascio fondata intorno all'anno mille.
TORTORETO
(a 2,9 km) è la località più a sud della costa.
La
cittadina di Tortoreto Alto che con i suoi 227 metri
di altitudine rappresenta quasi una "terrazza" sul mare,
custodisce ancora ricche testimonianze rinascimentali.
Da visitare il centro storico che con torri, archi e
strette rue, conserva le strutture murarie di un borgo
medievale fortificato, la Torre dell'Orologio, realizzata
su di un antico basamento in pietra e mattoni, appartiene
all'epoca medievale. La chiesa della Misericordia, conserva
splendidi affreschi rinascimentali di Giacomo Bonfini.
La chiesa di S.Agostino, dotata di altari realizzati
in stile barocco. La Fortellezza è una terrazza naturale
dalla quale è possibile ammirare lo splendido panorama
della costa antistante.
ASCOLI PICENO
La città si trova nella parte meridionale della regione
Marche e dista circa 28 km dal mare Adriatico e circa
35 Km da Alba Adriatica. Il suo centro urbano sorge
ad un'altitudine di 154 m s.l.m., nella zona di confluenza
tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, circondato
per tre lati da montagne, tra cui vi sono la montagna
dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei
Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali
protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti
della Laga a sud ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini
a nord-ovest.
Ascoli Piceno è una delle città monumentali
d'Italia, in cui si succedono molti stili, il romanico,
il gotico, il rinascimentale, il barocco…; il suo centro
storico è costruito in travertino, una roccia sedimentaria
calcarea estratta dalle cave del territorio, ed ha come
fulcro la rinascimentale piazza del Popolo dove si trovano
alcuni degli edifici più importanti tra i quali il palazzo
dei Capitani, lo storico Caffè Meletti e la chiesa di
San Francesco.
Altro fulcro cittadino è lo spazio
urbano di piazza Arringo, la piazza più antica di Ascoli,
dove si elevano il medioevale battistero di San Giovanni,
la cattedrale di Sant'Emidio, che racchiude al suo interno
la cripta dedicata anch'essa al santo patrono. Vi sono
inoltre il palazzo Vescovile, il palazzo dell'Arengo,
sede della pinacoteca civica e di alcuni uffici comunali.
Non solo le piazze, ma anche le strade ed i vicoli di
impronta schiettamente medievale contribuiscono a caratterizzare
il centro storico . Tra i monumenti sono da ricordare:
il ponte Romano di Solestà, uno dei pochi in Italia,
visitabili anche al suo interno, le rovine del teatro
romano, le grotte dell'Annunziata, ciclopica costruzione
del periodo romano, la Fortezza Pia ed il Forte Malatesta,
il palazzetto Longobardo con la torre degli Ercolani,
una delle torri superstiti tra le circa duecento che
compaiono nelle cronache medioevali, per il quale Ascoli
ha il soprannome di Città delle cento torri.
Inoltre
ci sono molte chiese, chiostri, piazze e fontane da
visitare.
OFFIDA
Offida è un comune in provincia di Ascoli Piceno che
dista circa 35 Km da Alba Adriatica.
E’ situata al
centro del subappennino marchigiano, il cui territorio
è posto interamente tra le valli del fiume Tesino (a
nord) e del fiume Tronto (a sud). Il centro abitato
deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso
sul quale sorge, ritagliato dai due rami sorgentizi
del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto.
Offida è entrata il 2 maggio 2008 nel club dei Borghi
più belli d'Italia. Vi sono resti di mura medievali
con torri, mentre della rocca cinquecentesca restano
un tratto di muraglia e due torrioni cilindrici.
Il centro storico di Offida è racchiuso all’interno
delle antiche Mura Castellane (sec. XII), punto di partenza
di un itinerario ideale tra le vie e le piazze del paese,
un percorso lungo il quale si trovano monumenti di grande
valore storico, artistico ed architettonico, testimonianza
di un illustre passato. Nella piazza principale si distingue
il Palazzo Comunale, un elegante edificio risalente
ai secoli XI-XII che ancora oggi rappresenta il cuore
della vita amministrativa di Offida. All’interno del
Palazzo Comunale si trova il Teatro Serpente Aureo,
un vero gioiello di concezione barocca di tipo a boccascena
o, come comunemente si suole dire, all’italiana, con
schema a "ferro di cavallo”.
Poco distanti la
Chiesa della Collegiata, che ospita all’interno della
cripta la ricostruzione della Grotta di Lourdes; la
Chiesa dell’Addolorata in cui è custodita la Bara del
Cristo Morto e la Chiesa di S. Agostino, con l’annessa
Cappella del Miracolo Eucaristico
Il monumento
più insigne di Offida è rappresentato dalla chiesa di
Santa Maria della Rocca, ricostruita nel 1330 su una
chiesina dell’XI secolo. Nell’itinerario turistico non
possono essere dimenticati il Museo di Offida e l’ ex
convento di San Francesco che ospita l’Enoteca Regionale
delle Marche.
Offida, con oltre 1.100 ettari coltivati
a vigneto, è il comune della Provincia di Ascoli Piceno
con la maggiore superficie vitata ed uno dei primi della
Regione Marche. Negli ultimi anni, con studi e ricerche
sui vitigni, sulle tecniche di produzione e vinificazione,
si è raggiunta una qualità dei vini di grande eccellenza
che, sempre più, si affermano nel mondo degli esperti
e dei consumatori.
Quattro sono le D.O.C. presenti
nel territorio: Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore,
Falerio dei Colli Ascolani e Offida Doc di recente approvazione.
Inoltre è tipico Il Vino Cotto, è un vino molto
dolce e liquoroso che si ottiene dalla cottura del mosto
non ancora fermentato, generalmente servito a fine pasto,
accompagnato al dolce.
E Il Mistrà, che è un
liquore artigianale che si ottiene dalla distillazione
del vino, aromatizzato in vario modo aggiungendo anice
o erbe, ed è un efficace digestivo.
MONTEPRANDONE
E’ situato nel centro del subappennino marchigiano,
posto nell'immediato entroterra di San Benedetto del
Tronto, a soli 5 km dal mare Adriatico e a 15 da Alba
Adriatica.
Monteprandone, in provincia di Ascoli
Piceno, sorge su un colle ad un’altitudine di 280 s.l.m.,
dal quale dista circa cinque chilometri offrendo un’incantevole
panorama sia verso il mare che verso i monti.
E’
la patria di San Giacomo della Marca e del pittore Carlo
Allegretti.
Il primo documento storico riguardante
Monteprandone risale all’anno 1039, quando un certo
Longino insieme a un tale Guido Massaro fecero dono
del borgo e della chiesa di San Nicola di Bari al Monastero
di Santa Maria di Farfa che lo tenne fino al 1300 circa
quando, spontaneamente, la popolazione per motivi di
sicurezza decise di passare sotto la protezione di Ascoli.
Il legame con Ascoli si fece poi sempre più intenso
nel corso degli anni.
Il centro storico è tipicamente
medioevale e conserva intatte le antiche mura (dei secoli
XIV-XV) e i vicoli.
Il palazzo municipale custodisce
parte della preziosissima biblioteca di S.Giacomo con
i “Codici Autografi” ed altri con miniature; la Collegiata
di S. Nicolò conserva un crocifisso ligneo del sec.
XVIII. A un chilometro e mezzo dal centro storico sorge
il Convento di S. Maria delle Grazie o di S.Giacomo
della Marca ove all’interno sono conservate opere preziose.
Nella cappella di S. Giacomo si trova un elegante portale
rinascimentale datato 1543.
Le colline sono ricche
di vigneti che danno origine a pregiati vini DOC come
il Rosso Piceno Superiore o il Bianco Falerio dei colli
ascolani. I vini si accompagnano sempre a piatti prelibati
e tipici come prosciutto, lonza, salami, fegatini con
uova, formaggio pecorino, pappardelle alla papera muta,
coniglio (‘ncip-’nciap), spiedini di castrato, costolette
di agnello.
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Esteso sul territorio di tre Regioni: l'Abruzzo, il
Lazio e le Marche, e di cinque province: L'Aquila, Teramo,
Pescara, Ascoli Piceno e Rieti, con i suoi nove centri
direzionali, la rete dei Musei e dei Centri visita,
impegnato nella cura e nella tutela del territorio come
nella valorizzazione del patrimonio antropologico, il
Parco è una realtà molto complessa, che impone pratiche
di gestione e strumenti di governance altrettanto complessi
e virtuosi, sia dal punto di vista amministrativo, politico
e socio-economico, sia dal punto di vista ambientale.